martedì 29 luglio 2008

Tutto parte dal basso...

...e poi va su. Forse è questo che pensa una formica quando guarda dalla sua posizione il cielo. L'erba è tagliata da poco ma ogni filo è già un grattacielo da scalare, senza corde nè reti di protezione. Vado o non vado? Ce la farò? Però immagina che vista da lassù. Sono sicura che ne vale la pena. Chissà come ci si sente. E allora un pò consapevoli e un pò, si parte. A volte ti sembra di aver fatto tanta strada, ti guardi indietro e hai mosso solo pochi passi. A volte, invece, corri come uno sprinter olimpionico. Capita di essere stanchi e di pensare: Ma chi me lo ha fatto fare? Sono attimi. Perchè vedi il cielo farsi più vicino, senti il sole caldo e ti riempi di azzurro.
Sì, ne vale la pena.

domenica 27 luglio 2008

Trio Melody

Da sinistra: Naomi, Goretty, Ivone :)

giovedì 24 luglio 2008

Excuse me, Mr.

Excuse me Mr.
Can't you see the children dying?
You say that you can't help them,
Mr. you're not even trying.
Excuse me Mr.
Just take a look around.
Oh, Mr. just look up and you will,
You'll see it's coming down.
Oh, excuse me Mr. but I'm, I'm a mister too.
And you're givin' Mr. a bad name,
Mr. like you.
So, I'm taking the Mr. from out in front of your name,
'cause it's a Mr. like you that puts the rest of us to shame.
it's a Mr. like you, puts the rest of us to shame.

(Ben Harper)

Lory mi ha telefonato durante il concerto di Ben Harper. Che, vestito con maglia arancione, maglietta a maniche corte sopra e cappellino (dicono le fonti) cantava Excuse me, Mr. La chiamata è durata pochissimo, perchè la linea andava e veniva, ma é bastata per mettermi in agitazione!!! Alex non ha commentato, si è limitato a scuotere la testa.. :) Grazie Lory!!! E saluta Ben!!!

E insomma così

E insomma così. Oggi c’è questo tempo uggioso, con il cielo e il lago dello stesso grigino, cade qualche goccia di pioggia. L’inverno a Karungu. Ma domani ci sarà il sole. Mi scrivono di vacanze, di prenotazioni, di ricerca di voli, di ostelli, di voglia di rilassarsi. E’ strano perché stando qui perdi il senso del tempo e delle stagioni. Sono curiosa di vedere come sarà in dicembre, quando mi scriveranno di alberi, luci, freddo, regali. E qui ci sarà un sole più caldo che mai. In questi giorni c’è un ippo in villeggiatura vicino alla missione. Fa il bagno nel lago, si fa sentire, ma non sono ancora riuscita a vederlo. Mentre le aquile pescatrici amoreggiano sull’euforbia e quindi tra un po’ avremo nuovi aquilotti. Dopo la festa di domenica, Stephen, Kizito, Francis, Fredrick, Samwel e David sono tornati a Nairobi, mentre don Lucio è partito per l’Italia. Ora attendiamo tre nuovi visitors, che trascorreranno agosto con noi. E arriva anche Andrea :)
L’altro giorno ho sentito MORGHI e LORY per il compleanno (AUGURI!!) e Lory stasera va al concerto di Ben Harper, che qui non conosce nessuno: ma si può?!?!?!?!? Volevo proporre a Ben di venire a suonare a Nairobi! Laura mi ha chiesto: chissà come sei adesso. E allora questa volta posto una foto dove ci sono anch’io. Eccomi qui con Robert, uno dei ragazzi più grandi del Dala Kiye.

lunedì 14 luglio 2008

Oggi è San Camillo

"Più cuore in quelle mani, fratelli!"

domenica 13 luglio 2008

Conosco delle barche

Conosco delle barche

che restano nel porto per paura

che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto

per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire

hanno paura del mare a furia di invecchiare

e le onde non le hanno mai portate altrove,

il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate

che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare

per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo

ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po’

sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche

che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,

ogni giorno della loro vita

e che non hanno paura a volte di lanciarsi

fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche

che tornano in porto lacerate dappertutto,

ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole

perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche

che tornano sempre quando hanno navigato.

Fino al loro ultimo giorno,

e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti

perché hanno un cuore a misura di oceano.

Jacques Brel

mercoledì 2 luglio 2008

Tre mesi...

Tre mesi che non abbraccio la mia mamma, che non sento il mio papà parlare di sport, che non coccolo i miei nipotini. Tre mesi che sento la tua voce solo attraverso il filtro metallico del telefono, con la connessione che salta e il mio sentire strano. Tre mesi che non esco con i miei amici, che non bevo uno spritz, che non vedo le montagne sullo sfondo.
Tre mesi di lago, di sole, di strade polverose, di cielo stellato. Tre mesi di tati neri, di inglese inventato, di nuovi legami che nascono, di vecchie amicizie che crescono. Tre mesi di forti emozioni, di grandi lezioni, di arrivi, partenze, ritorni.
Tre mesi che vivo qui.