martedì 26 ottobre 2010

Rest in Peace, Akuku Danger

Piange il cielo di Karungu, quasi ogni giorno, prima e dopo il tramonto. Quando il sole incontra il lago la pioggia cessa e come un sipario si apre su questo magico spettacolo che si ripete con meraviglia sera dopo sera. It's so romantic.
Chissà se anche Akuku Danger aveva tempo per il romanticismo. Di sicuro ne aveva per corteggiare, anche se da quanto diceva, gli bastava un attimo, per questo lo chiamavano "danger", perchè era un tipo "pericoloso", nessuna donna sapeva resistergli. I giornali locali, Daily Nation e theStandard in primis, hanno dedicato lunghi articoli ad Ancentus Akuku, morto a 92 anni ai primi di ottobre, ma di lui si era già occupata più volte anche la stampa internazionale.
Perchè Akuku era, probabilmente, il poligamo più incallito del mondo. I dati sono diversi, ma è comprovato che abbia sposato oltre 100 mogli, la prima nel 1939 e l'ultima nel 1997, quando lui aveva 79 anni e lei 19. Secondo i costumi luo, dei vari matrimoni solo una quarantina sono stati riconosciuti. Ma questo non gli ha impedito di vivere anche con le altre donne e di generare centinaia di figli, da cui sono arrivati un numero imprecisato di nipoti e bisnipoti. L'ultimo nato in famiglia, tuttavia, forse è proprio il suo ultimo bambino: è arrivato appena tre mesi fa.
Ad Aora Chuodo, dove viveva, ha fondato due scuole primarie e una chiesa, per accogliere tutta la sua famiglia. E molti dei negozi della zona gli appartengono. Ma la dinastia Akuku ha da tempo varcato i confini di Nyatike District e anche del Kenya: i suoi figli, molti dei quali sono medici, ingegneri e quant'altro, vivono all'estero. A quanto dicono, sapeva i nomi di ognuno di loro. Era fermo e con una spiccata capacità organizzativa, ma anche presente e attento. Tutti hanno ricevuto un'educazione e anche chi è ancora a scuola non avrà problemi a terminare gli studi perchè non lascia debiti e ha insegnato ai più grandi a badare ai più piccoli.
A sentire le mogli, poi, è stato un ottimo marito. Ognuna aveva un compito e si occupavano di lui a rotazione, mentre la notte arrivava a sorpresa e, a quanto dicono, sempre gradito, perchè essendo in tante non ricevevano spesso le sue visite.
Era così affascinante da aver sposato anche tre o quattro sorelle della stessa famiglia.
Sembra una storia del passato e invece è oggi, anche se la sua vita ha dello straordinario pure in Kenya, dove la poligamia è legale e ampiamente praticata.
Un uomo e un personaggio, che ora riposa nella camera mortuaria del St. Camillus M. Hospital, in attesa del funerale, il prossimo 4 dicembre. Quando si è sentito male, una ventina di giorni fa, è stato portato in ospedale, ma la situazione era grave ed è stato subito organizzato di portarlo a Kisumu. Un lungo viaggio invano, perchè Akuku è deceduto durante l'accettazione.
Io l'ho conosciuto proprio al St. Camillus, qualche mese fa, mentre aspettava alcune nipoti al VCT. Era vestito esattamente come nella foto in alto, che era un pò la sua divisa: pantaloni corti e camicia, il cravattino e il cappello, gli occhiali scuri e il bastone, i calzini a metà gamba. Un dandy. Mi avevano colpito i pantaloncini: quasi nessuno porta i calzoni corti a Karungu, tranne i bambini. Come sia stato da giovane non lo so, ma a 92 anni era ancora un uomo molto alto e snello, dalla schiena dritta e dall'aspetto forte. Una bella voce e lo sguardo malandrino, da latin lover di lunga data. Pare che alcune delle sue mogli abbiano lasciato i precedenti fidanzati per lui, e non se ne siano mai pentite. Contente loro. Perchè a casa Akuku vigeva la disciplina e le regole le stabiliva lui, ma ricompensava le consorti non facendo mai mancare loro niente. E ha pure divorziato da chi non si comportava bene. Insomma, ci si dedicava, alla famiglia, e aveva fatto della poligamia uno stile di vita. Ciononostante quando, sornione, con una franca risata mi ha chiesta in moglie, ho declinato la proposta. "Ne ho già tante, ma una bella mzungu come te mi manca" mi ha detto. Grazie Akuku, da un esperto di donne come te, il complimento vale doppio, ma proprio non posso. Niente di personale, eh?
Rest in peace.

Picha from Daily Nation & theStandard

1 commento:

musyoka ha detto...

Molto interessante questo blog. Complimenti! Mi par di capire che vivi in Kenya. Io ci ho passato più di due anni dal novembre del 2007, e ci tornerò. Partecipo ad una locale ONG e organizzo campi di lavoro per volontari dall'Italia. Se ti va, visita anche tu il mio blog "Africa è": www.tonimusyoka.blogspot.com.