lunedì 19 luglio 2010

Register your line to avoid disconnection

from: Daily Nation
June 28, 2010


Qualche giorno fa il Nation pubblicava una vignetta intitolata: "Kenya, un Paese in fila." Quanta verità. In Kenya, proprio come illustrato nel disegno, si aspetta per qualsiasi cosa: in ospedale, in banca, per le strade di Nairobi, per votare, per mangiare, per prendere il matatu e anche per l'acqua. A Karungu non c'è la banca, pochi hanno l'auto e i fast food sono cose dell'altro mondo, ma il resto è vita quotidiana: si attende per essere visitati perchè c'è poco personale, si aspetta (anche per ore) che il matatu sia pieno prima di partire, si fa la fila per prendere l'acqua per la famiglia.
Da qualche settimana, ai keniani è stato chiesto di mettersi uno dietro l'altro per un nuovo motivo: registrare le proprie schede telefoniche.
"Only 22 more days left to register your line to avoid disconnection, visit your nearest Zain centre, Zap agent, supermarket with a copy of your ID" mi ha avvisato la mia compagnia telefonica una decina di giorni fa. La settimana scorsa, perciò, sono andata a registrare il mio numero di cellulare a Sori.

In this picha: Zain dealer in Sori

L'edificio viola spicca nel centro del paese. Zain è una compagnia molto diffusa a Karungu perchè ha la ricezione è migliore. Ma sono in molti ad avere due o più numeri Zain e Safaricom, l'altra compagnia telefonica che va per la maggiore in Kenya e che offre le tariffe più convenienti. Ironia della tecnologia: niente luce, niente acqua corrente, ma in quasi tutte le famiglie c'è almeno un telefonino. A volte anche due o tre. D'altronde, come scrive il giornalista keniano Binyavanga Wainaina sull'Internazionale del 4 settembre 2009: "A Nairobi puoi comprarti un cellulare per 30 dollari. C'è un operatore che copre tutto il territorio nazionale. Ma, cosa molto più importante, si è sviluppata ovunque un'industria di piccoli fornitori che è nata per rispondere alle esigenze di quell'operatore e dei suoi cellulari. Abili tuttofare riescono a riparare i rivestimenti più irreparabili. Imprenditori da marciapiede ti propongono di usare il loro telefono per pochi spiccioli."
Una nuova scheda telefonica costa 50 ksh (50 centesimi di euro) e praticamente chiunque se la può permettere. Anche per questo Zain e Safaricom hanno richiesto ai loro clienti di registrarsi.

In this picha: register your Zain line here!

La registrazione va fatta entro il 31 luglio, la settimana prima del referendum per la nuova Costituzione. L'idea è di evitare che gruppi contrari alle nuove proposte organizzino proteste e propagande anti-costituzionali via sms o telefonandosi, magari con una nuova scheda acquistata per l'occasione e gettata subito dopo l'uso. Il timore è sorto dopo le violenze post-elettorali a cavallo tra il 2007 e il 2008, quando in molti hanno usato il cellulare per mantenere i contatti con i rivoltosi.
Ma la proposta nasce anche per evitare molestie telefoniche più ordinarie: per 50 ksh puoi comprare un nuovo numero, offendere qualcuno o lanciare accuse di vario tipo e poi sparire.
Così è stato chiesto ai keniani di registrarsi, pena la disconnessione della propria scheda. Lillian, la ragazza del centro Zain di Sori, mi ha detto che in paese si sono presentati in molti.
La procedura è semplice: devi presentare la fotocopia di un documento d'identità che viene allegato al formulario, ti viene chiesto un indirizzo postale e uno elettronico (e spesso la gente ha un recapito email ma non uno fisico) e per inquadrarti meglio si segnano il nome di un parente. Io ho dato il nome della mia mamma. Che non è poi così rintracciabile in Kenya. Ma Lillian non ha fatto obiezioni.

In this picha: people awaiting registration

Qualche giorno prima di andare a Sori, mi trovavo a Kehancha, paese vicino a Migori, al confine con la Tanzania. Siccome ci siamo fermati per alcune commissioni, ne ho approfittato per registrare anche un numero Safaricom, la compagnia verde.
Avevo dimenticato che serviva la copia di un documento d'identità. Ma nel Kenya paladino dell'arte di arrangiarsi, tutto è possibile. Di fronte al baracchino della compagnia telefonica, c'era un altro edificio sponsorizzato Safaricom su cui campeggiava la scritta "Photocopy".
Il signore del negozio è stato molto gentile e ha acceso il piccolo generatore blu apposta per me. Un amico ha pagato i 6 ksh richiesti per la fotocopia. Asanteni!

In this picha: the generator is on!

Dopodichè siamo tornati dal ragazzo delle registrazioni. Subito ha protestato che era ormai sera e non si poteva fare e dovevamo tornare il giorno dopo. Ma quando gli abbiamo spiegato che abitiamo a due ore da Kenhancha, ha fatto un'eccezione e si è messo a compilare il modulo con i miei dati.

In this picha: Safaricom dealer in Kehancha

Nome, cognome, indirizzo postale, numero di telefono. Il ragazzo ha compilato il foglio in tutte le sue parti. Per fargli scrivere Karungu abbiamo dovuto fare lo spelling lettera per lettera perchè non l'aveva mai sentito prima. Poi mi ha guardato dubbioso, come quando si teme di fare una domanda stupida ma non si può evitare di chiederla.
"Tu non sei keniota, giusto?" No, pole sana. Sono italiana.
E con uno sguardo che diceva: "Ah ecco, mi pareva!" ha aggiunto l'ultimo dettaglio alla mia registrazione.

In this picha: the guy filling my form
"You are not Kenyan.. Right?"

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