giovedì 12 febbraio 2009

Worthless

Colonel Oliver: You should spit in my face.
Paul: Excuse me, Colonel?
Colonel Oliver: You’re dirt. We think you’re dirt, Paul.
Paul: Who is we?
Colonel Oliver: The West. All the super powers. Everything you believe in, Paul. They think you’re dirt. They think you’re dumb. You’re worthless.
Paul: I am afraid I don't understand what you are saying, sir.
Colonel Oliver: Oh, come on, Paul, you're the smartest man here. You got 'em all eating out of your hands. You could own this frigging hotel, except for one thing. You're black. You're not even a nigger. You're an African. They’re not going to stay, Paul. They’re not going to stop this slaughter.

(from the movie: Hotel Rwanda)

2 commenti:

Gianpaolo Givonetti ha detto...

Carissima Angela sono Paolo,
sono stato da voi a Karungu nel mese di gennaio con Mariuccia Rina Adele Enrico e Iris.
Avrei bisogno di parlarvi ma non ho altro modo per mettermi in contatto con voi.Ti mando il mio indirizzo e-mail:
gianpaolo.givonetti@aovimercate.org
ringraziando anticipatamente ti mando tanti saluti, da estendere anche ad Andrea, padre Emilio, padre Mario, padre Julius e... tutti quanti.
Un bacio e un abbraccio forte a tutti i bambini e, in particolare a quelli del dala kije e a mercy (non so come si scrive) ma se mi rispondi ti mando alcune foto.

ciao e grazie

alex ha detto...

....ecco vedi siccome sono africani non hanno diritto ad essere salvati....perchè "we" pensiamo di essere i migliori...... forse loro sono morti anche per colpa nostra della nostra indifferenza.....e di questo ne ho avuto esperienza subito dopo le elezioni in kenya nel 2007....
dove tutti stavano a guardare che "loro" si ammazzavano...e forse faceva notizia far vedere gente che bruciava......
e quando il peggio era passato..ecco che allora tutti accorrono a fare "il buon samaritano".....che dire
nun so!!!
mi viene in mente una bella canzone che si cantava nei gruppi giovanili.. dal titolo Di che colore è la pellle di Dio....
forse dovremmo riprenderla e vivere le parole di questa canzone
un saluto
p. Alessandro