L'autobus si ferma direttamente davanti al cancello del St. Camillus. Padre Julius la sera precedente ci aveva avvisate: "Di solito arriva verso le 5.30, a volte prima, altre dopo, diciamo tra le 5 e le 6." Preciso. Per non rischiare di perderlo, ci siamo alzate alle 4.30 e alle 5 eravamo al main gate con i watchmen e le stelle che brillavano ancora alte nel cielo.
Il nostro Easy Coach è arrivato alle 5.45... Not bad. Colmo di gente che viaggiava da Gwassi, tutti mezzi addormentati tranne chi era costretto a stare in piedi, comprese me e Kayla. Fortunatamente, dopo qualche chilometro abbiamo trovato posto, e ci siamo clamorosamente addormentate, perdendoci così l'eclisse annunciata sui giornali pochi giorni prima.
La nostra meta era Kisumu, dove incontreremo vecchi amici e nuove conoscenze, e il giorno dopo la Kakamega Forest. Da Kisumu abbiamo preso un matatu fino a Kakamega, e qui un non meglio idenficato veicolo ci ha portate a Khayega e quindi a Shinyalu e Isecheno, da cui si accede alla foresta.
Karungu - Kisumu, 6 ore. Kisumu - Kakamega Forest, circa 2 ore. Ma ne valeva la pena. Quella di Kakamega è l'unica piccola foresta pluviale in Kenya, e fare quattro passi immersi nei suoi giganteschi alberi è un piacere che è bello concedersi. Non credo sia comparabile con l'emozione di trovarsi nell'immensa foresta equatoriale, ma si fa quel che si può.
Nella mia assoluta ignoranza di fiori&piante, per un attimo la mia mente è tornata alle passeggiate in montagna con mamma e papà di un paio di anni fa. Quando Moses, la nostra guida, ci ha indicato due colobus, buffe scimmie pelosissime nere e bianche, con una lunga coda bianca che sembra adatta a pulire la polvere dalle mensole, ho definitivamente realizzato che non mi trovavo nel bosco di Andalo! Poco dopo abbiamo visto anche due De Brazza, una specie di primati piuttosto rara [E piuttosto bruttine, a mio modesto parere. Le scimmiette che scorazzano nel giardino davanti casa a Karungu sono decisamente più carine. Tiè.]
Ma la vera attrativa della foresta, naturalmente, è la vegetazione.
Alberi altissimi e secolari, che Moses ci spiega pazientemente, anche se smetto di ascoltarlo presto: preferisco lasciare che lo sguardo si perda tra le fronde di questi grattacieli verdi, che sembrano salire ad accarezzare il sole. Le foglie che ricoprono i sentieri attutiscono il rumore dei nostri passi, e regna un soffice silenzio, anche se la foresta è piena di uccelli di varie specie. Ma il loro chiacchierio è lieve, almeno per me. Mi lascio ammagliare dalla natura. E sorrido dentro.
Rilassate, siamo pronte per affrontare, la mattina dopo, il viaggio di ritorno a Karungu, che durerà più di 7 ore a causa di lunghissime pause per i più improbabili motivi. La natura può essere misteriosa e a volte incomprensibile, ma anche l'uomo non scherza mica.
La nostra meta era Kisumu, dove incontreremo vecchi amici e nuove conoscenze, e il giorno dopo la Kakamega Forest. Da Kisumu abbiamo preso un matatu fino a Kakamega, e qui un non meglio idenficato veicolo ci ha portate a Khayega e quindi a Shinyalu e Isecheno, da cui si accede alla foresta.
Karungu - Kisumu, 6 ore. Kisumu - Kakamega Forest, circa 2 ore. Ma ne valeva la pena. Quella di Kakamega è l'unica piccola foresta pluviale in Kenya, e fare quattro passi immersi nei suoi giganteschi alberi è un piacere che è bello concedersi. Non credo sia comparabile con l'emozione di trovarsi nell'immensa foresta equatoriale, ma si fa quel che si può.
Nella mia assoluta ignoranza di fiori&piante, per un attimo la mia mente è tornata alle passeggiate in montagna con mamma e papà di un paio di anni fa. Quando Moses, la nostra guida, ci ha indicato due colobus, buffe scimmie pelosissime nere e bianche, con una lunga coda bianca che sembra adatta a pulire la polvere dalle mensole, ho definitivamente realizzato che non mi trovavo nel bosco di Andalo! Poco dopo abbiamo visto anche due De Brazza, una specie di primati piuttosto rara [E piuttosto bruttine, a mio modesto parere. Le scimmiette che scorazzano nel giardino davanti casa a Karungu sono decisamente più carine. Tiè.]
Ma la vera attrativa della foresta, naturalmente, è la vegetazione.
Alberi altissimi e secolari, che Moses ci spiega pazientemente, anche se smetto di ascoltarlo presto: preferisco lasciare che lo sguardo si perda tra le fronde di questi grattacieli verdi, che sembrano salire ad accarezzare il sole. Le foglie che ricoprono i sentieri attutiscono il rumore dei nostri passi, e regna un soffice silenzio, anche se la foresta è piena di uccelli di varie specie. Ma il loro chiacchierio è lieve, almeno per me. Mi lascio ammagliare dalla natura. E sorrido dentro.
Rilassate, siamo pronte per affrontare, la mattina dopo, il viaggio di ritorno a Karungu, che durerà più di 7 ore a causa di lunghissime pause per i più improbabili motivi. La natura può essere misteriosa e a volte incomprensibile, ma anche l'uomo non scherza mica.
2 commenti:
Brava che approfitti di ogni occasione per esplorare il Kenya con viaggi-avventura. così ci potrai fare da guida.
Ciao Giuliano e Gaby
Vi aspetto!!!!! :)
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