19 - 22 agosto 2010, Transmara, Kenya.
Il ciclo di iniziazione comincia con un rito chiamato emorata, ovvero circoncisione. Dopodichè i ragazzi saranno considerati Moran, cioè giovani guerrieri. In passato i Moran dopo il rito trascorrevano 6 mesi in una speciale casa, la manyatta, divisi dalla comunità, per imparare quanto serve a lasciare l'adolescenza ed entrare nell'età adulta. Il gruppo che è stato circonciso in precendenza, passa invece di grado attraverso l'eunoto.
Per l'occasione, vengono costruite tante manyatta una di fianco all'altra, a formare un cerchio, all'interno del quale c'è uno spiazzo molto grande e, di lato, un'altra abitazione, destinata ai giovani che verranno scelti per ricoprire qualche carica all'interno della comunità. Solo chi è considerato perfetto fisicamente e moralmente potrà entrare in questa casa.
L'eunoto comincia con l'arrivo dei giovani Moran alla manyatta. Gli anziani li precedono e li accompagnano, e portano con sè del bestiame in dono.
Le donne stanno ai lati e partecipano al loro passaggio con canti a cappella e con una leggera danza che si esegue stando in piedi e muovendo leggermente il collo e la testa avanti e indietro, per darsi il ritmo.
La modernità, però, fa capolino anche tra un popolo così legato alla tradizione. E così sotto i teli spuntano i pantaloncini, ai piedi alcuni Moran portano calzini e scarpe da ginnastica, per decorarsi usano le celeberrime perline colorate ma anche orologi di poco prezzo e cerniere usate come collane. Le ragazzine indossano occhiali da sole, lo donne hanno borse taroccate, i cugini di città portano occhiali e apparecchi per i denti.
E se la manyatta è fatta in modo tradizionale, usando terra, fango e legno per le pareti e cacca di mucca per il soffitto, appena fuori ci sono dei baracchini dove comprare bibite firmate Coca Cola Company e Tusker, la birra nazionale.
Eppure, il fascino dei Masai resiste all'attacco. Quando i Moran danzano facendo grandi salti a turno, mentre gli altri si dispongono in cerchio e accompagnano i balzi con canti dedicati a se stessi o a dio, il tempo si ferma.
Le donne possono decorarsi il viso con una speciale tintura, la stessa con la quale i Moran si dipingono la testa. E' fatta con il grasso della mucca, che viene bollito in acqua e mescolato con una particolare tintura rossiccia. Le donne più giovani si colorano tutta la faccia, quelle più anziane i lati. Una signora quando mi ha vista così pallida mi si è avvicinata e senza preamboli ha strofinato le sue guance contro le mie, dandomi un pò di colore.. E di odore. Non credo che il grasso di mucca bollito sia in vendita nelle profumerie. Insomma, c'è chi può e chi non può.
Un'altra donna ci ha preso per mano e ha intonato un canto in segno di benvenuto. Indossava delle collane di perline e metallo che, mi ha spiegato Olonana, un altro dei nostri guardiani, vengono usate solo in occasioni speciali come l'eunoto.
... a Maasai woman
... and a Maasai elder, wearing special beads for the ceremony
In this picha: Maasai design
Olesunkuli è un loibon molto conosciuto tra i Masai. Quando ci ha visti si è avvicinato e con un sorriso da nonno ha tirato fuori una polvere bianca e ci ha benedetti. Olonana mi ha spiegato che la polvere è ricavata da una pietra speciale mescolata ad altri ingredienti, ma solo il loibon sa quali. Il loibon è un anziano che si ritiene abbia poteri magici, e ricevere la sua benedizione è un onore e una potente protezione per vivere hakuna matata, senza problemi.
In this picha: after the ceremony.. Safari njema!