Martedì sono usciti i risultati degli esami finali della scuola secondaria. In Kenya è un momento importante: mercoledì sul quotidiano Nation la prima pagina riportava la foto di Mark Nyauma Maugo festeggiato dai compagni. E' il miglior studente del Paese. All'interno si trovavano tutti i primi 100 studenti di ogni provincia. Foto, commenti, articoli. E così anche nei giorni successivi. Ai complimenti, però, prevalevano le critiche. Non verso i ragazzi, ma verso il sistema scolastico. Quest'anno, infatti, i voti finali sono stati più bassi rispetto al passato. In parte, la causa va ricercata nelle violenze post-elettorali che hanno sconvolto il Kenya all'inizio dello scorso anno: le scuole sono rimaste chiuse a lungo, i programmi sono stati svolti in modo veloce per recuperare il tempo perduto. Non sono mancati gli scioperi e le proteste degli studenti. Non ci sono state vacanze e i ragazzi sono arrivati agli esami piuttosto stanchi. Inoltre, quest'anno sono aumentati i controlli per evitare imbrogli e sotterfugi, un problema lontano dall'essere risolto e che coinvolge anche alcuni insegnanti. Un altro aspetto negativo è lo scarso profitto delle ragazze: tra i primi 10 c'è una sola presenza femminile, Velma Nanyama Mukhongo. E' stata soprattutto la provincia di Nyanza, dove si trova Karungu, a registrare un basso numero di studentesse ammesse agli esami. Ciononostante, a Karungu i risultati sono stati motivo di festa: lo scorso novembre era la prima volta che gli studenti della B.L. Tezza partecipavano ai test finali della secondaria. Dei 40 alunni ammessi, 29 hanno ottenuto un risultato positivo. Di questi, 14 hanno raggiunto il punteggio necessario per andare al college, e 3 quello per l'università. Il primo della classe è Kennedy, seguito da Samuel, Naphtali e Sharon, la prima tra le ragazze. Good job!
sabato 7 marzo 2009
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2 commenti:
giusto dire good job
mi congratulo con loro, sapendo anche gli sforzi che hanno dovuto affrontare per i vari problemi sorti dopo le elezioni presidenziali.
pass my best regards to all of them
fr.
alex
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