Quelle manine da vecchio. Quelli occhi che hanno già visto più di quanto avrebbero dovuto. Buy from me dicevano le sue labbra. Non ho sentito la sua voce, sormontata dal frastuono del traffico di Nairobi sulla via dell’aeroporto, così spesso incolonnata. Il sovraffollamento di macchine e matatu e autobus e furgoncini ti fa muovere pole pole, piano piano.Per questo i tanti ragazzi che vendono qualsiasi cosa sulle strade della capitale scelgono (anche) questa zona per cercare di guadagnare qualche scellino proponendo agli automobilisti dalle arance alle stampe di animali e paesaggi, dai vestiti ai quotidiani, dalle ricariche del telefono agli occhiali da sole, dai giocattolini ai pelapatate. Tra questi ci sono anche tanti bambini. Uno di loro si è affacciato al mio finestrino l’altra sera. Tra le mani dei coni di carta con le noccioline. Buy from me dicevano le sue labbra. Ma più di tutto dicevano i suoi occhi. E quella manina appoggiata al vetro, le unghie nere e le dita screpolate, da vecchio. Come se la vita gliele avesse prosciugate. La voce non l’ho sentita, ma sono sicura che era ancora quella di un bambino. Un bambino che invece di stare a casa a giocare o a fare i compiti, girava per le strade di Nairobi chiedendo alla gente Buy from me. Buy from me.
giovedì 23 ottobre 2008
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2 commenti:
bello da leggere
grazie per quanto hai scritto.
ho rivissuto tante emozioni...
difficile dimenticare quegli sguardi
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